- di Cristina Luciano -
Domenica 27 settembre è partita da Levico la quarta edizione della 30 trentina, 30 km in un percorso impegnativo, dai mille paesaggi, mai banale e mai scontato, con le sue già famose "salite", con i suoi blu che confondono acqua e cielo, con quell'arrivo nel verde che rende orgoglioso chi lo attraversa. Dosando le forze e guardandoci intorno, le salite sono sembrate più dolci. Dal lago di Levico al lago di Caldonazzo, costeggiando due laghi meravigliosi della Valsugana, io e Dario abbiamo chiuso rispettivamente la gara in 2 ore 42 minuti e 2 ore 39 minuti godendo al massimo lo splendore dei paesaggi attraversati.
Domenica 27 settembre è partita da Levico la quarta edizione della 30 trentina, 30 km in un percorso impegnativo, dai mille paesaggi, mai banale e mai scontato, con le sue già famose "salite", con i suoi blu che confondono acqua e cielo, con quell'arrivo nel verde che rende orgoglioso chi lo attraversa. Dosando le forze e guardandoci intorno, le salite sono sembrate più dolci. Dal lago di Levico al lago di Caldonazzo, costeggiando due laghi meravigliosi della Valsugana, io e Dario abbiamo chiuso rispettivamente la gara in 2 ore 42 minuti e 2 ore 39 minuti godendo al massimo lo splendore dei paesaggi attraversati.